Claudia Zedda

Buongiorno santa pianta paeonia, tu sei la regina delle piante

Nelle leggende, tutte, la peonia è sempre legata alla guarigione, alla luna, al parto e alla bellezza. Ma sopra tutto la peonia è legata alla magia.

Il primo nome con il quale conobbi la peonia mascula fu arrosa ‘e coga: rosa delle streghe. Ricordo che quel nome mi rimase in testa per settimane e settimane fino a che non seppi di lei, della peonia intendo, tutto quello che allora avrei potuto capire.

Perché con i fiori le cose vanno così: loro ti mostrano solo quello che tu sei pronta a vedere. In ordine rigorosamente cronologico, come in un un apprendistato magico la peonia l’ho studiata, comprata, vista nascere e morire, incontrata in montagna e infine compresa. Ora non mi ostino più a volerla a casa, in terrazza. Lei è così, forte e caparbia, in grado di scegliere, dotata di bellezza e fragilità. Quando vorrà verrà lei a casa mia, non so come, ma troverà il modo. Lo trova sempre.

Ogni anno un trekking è dedicato a lei: quest’anno l’ho trovata insieme a una meravigliosa classe di medicina popolare sarda a Dolianova.

Ho raccontato loro le leggende più misteriose: che di notte, raccontano, brilli sotto la luna, che di giorno, dicono sappia occultarsi agli occhi di chi la cerca, del suo animale paredro (sì perché lei è piena di Dee), del fatto che sia in grado di allontanare gli incubi portati dai demoni, e in quest’ultimo mito si spiega parte della sua magia. Ma è una magia che comprendi quando sei pronta. E quando sei pronta è lei, la Peonia, a deciderlo.

Buongiorno santa pianta paeonia, tu sei la regina delle piante.

Raccontami di quella volta che hai visto la peonia per la prima volta.