Noddule: sa mama e funtana dal grembo gonfio

Se è vero come è vero che ci sono dei luoghi che ti chiamano, ebbene Noddule mi ha chiamata per due anni. Per cui questo fine settimana ho pensato che sarebbe stata una buona idea festeggiare il mio compleanno regalandomi una visita a questo sorprendete sito archeologico nuragico che non è solo bello di una bellezza pura e naturale, ma è pure terapia, perché ovunque è acqua è guarigione.

Noddule - Circoli di pietra
Noddule – Circoli di pietra

Il sito si trova a 13 km da Nuoro, la strada per accedervi è ottima, e il luogo è davvero ben curato dalla Nooraghe. Sarò sincera, una delle escursioni guidate più appaganti della mia lunga esperienza di viaggiatrice. Ci ha condotti Mario, e la sua passione e competenza la senti ad ogni sussurro. E questo, te lo assicuro, è un valore aggiunto del quale non dovremmo mai fare a meno.

Noddule: il complesso nuragico

Ho visitato il sito alla ricerca della sorgente nuragica, il pezzo forte del complesso, ma oggi posso ammettere che a Noddule è nel complesso incredibile. Ho visto dei circoli di pietra megalitici che forse facevano da cornice a sepolture antiche quanto le Domus de Janas, ho visto un nuraghe trilobato ancora in attesa di scavi ma fin da ora lascia intendere la sua imponenza. Attorno gli crescono funghi, roverelle e pratoline che ballano per lui mattina e sera. Pura magia.

Noddule – Circoli di pietra

Ho visto una imponente capanna circolare con fuoco centrale e bacile d’acqua in ingresso. E non so te, ma io quando sto nel centro preciso di un cerchio mi sento pulsare. Non ho visto, ma ho letto esistere una tomba dei giganti di piccole dimensioni (sì dovrò tornarci), e poi ho visto lei, la fonte sacra nuragica custodita in un sorprendente pozzo.

Noddule – Il nuraghe
Noddule – Flora

Noddule: la sorgente nuragica e il pozzo sacro

Non credo di aver visto mai niente di altrettanto armonico e simbiotico.

Non è solo la trachite con la quale è stata realizzata la facciata maniacalmente precisa, e non sono solo i giochi cromatici che realizza la cupola a tholos.

Non è solo la fessura che fa da culmine alla cupola che sembra un occhio, un ventre pregno con grande ombelico o una vulva, buco origine di ogni cosa.

Noddule – La sorgente

Non è solo il labirinto di stanze e sedili, altari e fuochi che proteggeva e solo ai più pazienti concedeva accesso all’area più intima e sacra.

Non è solo la natura padrona che circonda il luogo.

Non è solo la precisione ingegneristica che gestiva i periodi d’abbondanza d’acqua e i periodi di carenza d’acqua.

Non è solo la trachite che nel fondo del pozzo disegna una falce di luna che pare ti guardi.

Noddule – base del pozzo

Non è solo la pace che tu puoi respirare quando siedi lì, in silenzio, pensando alle genti che ti hanno preceduta.

Non è solo la pace che tu puoi respirare quando siedi lì, in silenzio, pensando alle genti che ti hanno preceduta.

E’ tutto questo insieme. E’ la simbiosi di tutti questi segni ed emozioni che possono restituirti oggi, in maniera forse vaga, la potenza simbolica e spirituale che Noddule doveva avere ieri.

Noddule – Cupola

Mario l’ha raccontata con estrema delicatezza. Ci ha mostrato la vasca esterna alla quale probabilmente potevano accedere tutti. Ci ha fatto entrare nella sala più esterna, dotata di altare, fuoco e sedili dove i fedeli forse rimanevano in attesa. Ci ha guidato poi fra gli scalini che conducono al pozzo. Ci ha fatto sedere a pochi passi dal pozzo e infine ha sollevato la gonna di quell’antica mama de funtana che è Noddule. E noi ne abbiamo visto Sa Natura, la ferita sacra dalla quale, fra rosso trachite e blu di acqua nasce e rinasce la vita.

Noddule non è un sito archeologico è un luogo sacro nel quale se lo desideri puoi far pace con la tua gente e riscoprirti Natura. Noddule è nodo nel tempo, che meglio di altri è in grado di mostrarti un periodo lontano in cui la gente che viveva la Sardegna per celebrarla era in grado di costruire opere di infinita precisione e incredibile bellezza.

Noddule è un luogo che racconta di quanto la donna e l’uomo, in collaborazione con la Natura, possano incidere quella pietra monumentale che è il tempo, tracciando linee che lasciano il segno.

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Noddule: il significato del nome

Non se ne sa molto in effetti. Trovo molto romantica e c’è da dirlo, forse fantasiosa, la possibilità che Noddule significasse nodo. Antoninu Rabattu nel suo Dizionario universale della lingua di Sardegna ne è sicuro. E questo mi porta a stringere fantasmagoriche connessioni fra luogo e simbolismo dei nodi, sinonimo di guarigione e malattia per la mia gente. Le guaritrici di ieri erano a conoscenza del potenziale del nodo che sapeva stringere guarigioni perpetue, maledizioni infinite e amicizie intramontabili.

Nodi sono anche gli incroci stradali ugualmente sacri e potenti per il sardo: quei luoghi nei quali le energie si fermavano e accanto ai quali mai avresti dovuto dormire: lì erano gli spiriti, e gli spiriti si celebrano da lontano perché a dargli confidenza possono entrarti dentro e allora tu hai due scelte: diventare pazza o ispiridada, ma questa è un’altra storia.

I ragazzi di Nooraghe mi hanno anche detto che l’etimo Nod potrebbe essere prelatino, ma in quel caso se ne sarebbe perduto il significato. Hanno precisato che in un dizionario di toponimi Noddule compaia e faccia riferimento a Nodu che in sardo sarebbe uno sperone roccioso. E non si sono fermati qui, ma per sentire tutta la storia non ti resta che metterti in macchina e raggiungere questo luogo e chi lo gestisce.

C.

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