Un sardo nato alla fine degli anni settanta, a forza di sentirle ripetere un po’ da tutti, un po’ da nessuno, cresce con in testa alcune massime che parlano della sua gente e della sua terra: l’isolano è piuttosto ospitale ma pure diffidente, quasi che si parlasse di un cinghiale selvatico, il sardo come lingua ...
Claudia Zedda
Mi hanno insegnato che essere sardi significa essere imprigionati in una rocca, i cui muri sono d’acqua e sale, ma dai quali ditemi, chi desidera fuggire?