Che fosse un piatto unico ce lo consiglia anche il fatto che un tempo fossero mannas cantu su prattu, ossia grandi quanto il piatto nel quale erano servite. I miei ricordi più longevi che si legano alla se(b)ada sono di sorpresa. Io la mangio da sempre, ma chi non è sardo e sbarcava sull’isola più per ...
Origliettas: la storia di un dolce (sardo)
Quella che per molti è puzza, per me è profumo. Il fritto, specie quello carnevalesco, ha un odore denso e pesante, ma ad alleggerirlo ci pensano le mani delle donne che impastano, tagliano, annodano, stendono, farciscono, e degli uomini e bambini seduti in un angolo che attendono. Sono delle artiste le donne sarde, e per ...
Carnevale sardo da mangiare
Abbiamo salutato sa Paschixedda, acceso i fuochi di Sant’Antonio e dato il benvenuto ai giorni della Merla. Ora non ci resta che attendere il Carnevale che in Sardegna porta un’abbondanza di festeggiamenti (se ne contano in tutta l’Isola almeno 15, tutti diversi) ma per i buongustai come me e te è soprattutto un tripudio e ...
Le streghe: Sa Coga
La strega nella zona più meridionale della Sardegna, grosso modo entro tutto il Campidano, viene chiamata koga. I meglio informati fanno risalire il suo nome al più antico coquere, il cui significato, cuocere, si dovrebbe riconnettere alla ben nota arte delle streghe di cuocere e mescere erbe medicamentose. Su kogu è la più rara ...
Panas. Leggenda. (Circolo Nefertiti)
La donna col viso macchiato Una mattina, una donna si era alzata presto per andare a raccogliere l'acqua della fonte di Pà¡stini. Era l'una di notte, quando, arrivò vicino al fiume che sta a fianco della fontana e sentì come il rumore d'una donna che stava lavando roba. S'accostò al fiume e vide questa giovane lavandaia di ...