Al termine del cammino sotterraneo trovammo un cerchio di terra con un raggio di dieci braccia. A metà della notte vedemmo la luna da una fessura della roccia, alta sopra le nostre teste. La luna illuminò il cerchio. Mir disse nell'antica lingua "t'Is Kal'i". (altro…)
Uscì e disse “Jana”
Mir Morì, Sul bruciò il corpo, raccolse le ceneri in un vaso di terra, scavò una camera nel monte, cinse il vaso, uscì e disse “jana”. Nei giorni che seguirono Sul si ritirò spesso nella jana e parlò con la cenere di Mir. Non mangiava e le portavamo ogni sera un’anfora d’acqua. (altro…)
Non ti uccidano ferro, piombo o veleno
La donna prese dal camino spento un rametto secco, lo accese, lo lasciò bruciare, soffiò spegnendo la fiamma, tracciò in aria una croce con la punta rossa di carbone e disse: “Non sai quel che dici, ti benedico, non ti uccidano ferro, piombo o veleno”. (altro…)
Cercheremo l’acqua nei monti di Is scavando pozzi
Mir disse: "Le stelle sono sillabe del creatore, Is è parola intera. L'acqua feconda la terra dei danzatori. Cercheremo l'acqua nei monti di Is scavando pozzi. La invocheremo al principio della stagione del risveglio, nel mese del vento che piega le querce, con la festa". (altro…)