E ci siamo quasi.. quanti giorni? Tre piccini piccini. Inizio a sognarmi quel giorno, e soprattutto, inizio ad immaginare tutto ciò che potrebbe e non potrebbe succedere. Eppure pensavo che le tensioni, finiti gli esami, le tesi, le interrogazioni, sarebbero finite.. le tensioni almeno di questo tipo. Mi sbagliavo. Immagino che saranno compagnia di tutta una vita, gli daranno spirito e varietà.
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Domani incontrerà Davide, il mio carissimo Editore. Ci si sentirà per non lasciare niente al caso, come dice lui. E io sorrido perché al caso non si strappa quasi mai niente. Ma il pianificare da sicurezza a tutti, e seppur falsa e incostante, darà sicurezza anche a me.
Ho quasi finito di rileggere il libro, diciamo per la 12 volta tra stesura, discussione, presentazione, correzione bozza e rinfrescamento memoria. Non ci crederete, ma ho ritrovato ancora degli errori, e una miriade di frasi che avrei scritto diversamente se.. ma.. forse.. ma la storia non si fa ne con i forse ne con i se. I pochi che lo hanno letto sono risultati entusiasti, pare che gli errori riscontrati da me, non li abbiano nemmeno notati.. ma non sono fuggiti al mio fastidiosissimo ed attentissimo senso critico per tutto ciò che faccio. Mi scuso già d’ora per le imperfezioni, e spero che le pagine, una dopo l’altra, vi possano guidare fra quei sentieri misteriosi e foschi, non battuti da decenni che mi hanno rapito e fra i quali torno, quando a sera ho desiderio di pace e profumo di muschio.
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