Anthroponet è un ambizioso progetto che si ripropone di avvicinare giovani e meno giovani all’archeologia ed antropologia presentandosi come il primo museo virtuale cagliaritano. Cosa è possibile visitare? Gli scheletri nascosti della nostra bella isola. [adsenseyu1]
Per i curiosi, studiosi e gli amanti delle novità c’è da segnalare un sito tutto da gustare. Si tratta di Anthroponet . Il sito non è nato proprio ieri, ma le novità succulente sono di qualche mese fa. Di recente Anthroponet si è trasformato a tutti gli effetti in un museo virtuale, visitabile stando spaparanzati sul proprio divano. Qui potrai visualizzare e curiosare fra tutti gli scheletri ritrovati sull’isola che possiedono un certo valore antropologico e archeologico. Si tratta di una sorta di contenitore virtuale tutto da scoprire, realizzato dall’Università di Cagliari con la partecipazione della soprintendenza per i Beni archeologici. I reperti presentati appartengono a vari periodi storici: si va dalla preistoria fino alla fase conclusiva dell’impero Romano. Da un punto di vista spaziale si sono invece analizzati ben trecento siti di rilievo archeologico.
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La cosa davvero interessante è rappresentata dal fatto che non si tratta di un elenco sterile dei reperti, bensì ciascuno è accompagnato da una descrizione precisa e da documenti fotografici inediti. Il progetto promette di essere particolarmente utile per i ricercatori di oggi e di domani, per i curiosi e per tutti quelli che si avvicinano da appassionati all’antropologia e all’archeologia. Per questi ultimi è messo a disposizione inoltre un bel glossario che dissiperà ogni dubbio.
Un modo fra i più ingegnosi per condividere del materiale archeologico di valore inestimabile altrimenti confinato negli angusti spazi riservati ad un qualsiasi museo. Il progetto d’altronde pare aver già dato i suoi frutti visto che alcuni ricercatori dell’Università di Cagliari mettendo in relazione la localizzazione geografica di alcuni siti e la loro datazione hanno ottenuto preziose informazioni relative alla diffusione della popolazione sarda sull’isola nel corso delle varie epoche storiche. La ricerca ha presentato una forte concentrazione di siti recenti nel Nord e a Sud dell’isola, mentre ben più antichi appaiono quelli ritrovati nelle aree centro occidentali costiere. La zona centro settentrionale sul versante orientale è invece ricca di opere monumentali databili ad epoche preistoriche e protostoriche.
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E siamo solo all’inizio..
Dicembre 31, 2009
Interessantissima iniziativa!
Colgo l’occasione per augurarti un Felice Anno Nuovo!