Meraviglias: il dolce croccante del Carnevale sardo
Alcune volte con i dolci va così, ti sembrano semplici da preparare, contano pochissimi ingredienti, e ti pare richiedano poca manualità, e invece no, quanto ti sporchi le mani di semola ti rendi conto che tutti i dolcetti nascondono sempre qualche sorpresina.
Con le meraviglias, letteralmente meraviglie, le cose sono andate esattamente così.
Per me questo è un dolce della memoria: le preparava sempre nonna Piera perché lei ama le cose semplici, buone e veloci da preparare. Impastava con una forza la semola, la sfogliava e la tagliava con la rotella, sa serretta, quasi ad occhi chiusi. Poi le metteva a friggere e a quel punto era inevitabile capire perché si chiamano meraviglias: da piatte e pallide diventavano gonfie e altezzose, bionde, croccanti, tanto croccanti che possono superare a pieni voti la prova del fritto di Iginio Massari: se le schiacci si sbriciolano, non oppongono resistenza e non ti lasciano olio nelle mani.
Insomma un dolcetto facile facile e buonissimo. Nonna è da anni che non le prepara più. Le è diventato pesante impastare, sfogliare e tagliare, certo è che se gliele prepari le mangia con un certo trasporto. Sicché ho deciso di prepararle… le ho dovute fare due volte per ottenere un risultato accettabile, e ancora ci devo lavorare. Ma per quest’anno mi ritengo soddisfatta. Tanto buone come quelle di nonna non mi verranno mai.
Ecco la ricetta e qualche dritta sperimentata sul campo.
Meraviglias: la ricetta
1 kg di semola fine
acqua tiepida quanto basta
100 gr di strutto
1 pizzico di sale
zucchero a velo per la copertura
olio di semi per friggere
Meraviglias: come prepararle
Si procede impastando la semola, l’acqua tiepida, e il sale. Quando il composto ti sembra ben amalgamato aggiungi lo strutto.
Non ti resta che stendere la pasta (2 mm circa) e tagliare. Normalmente le meraviglias vengono tagliate in forma di rettangoli: sembrano quasi dei nastri candidi, ma se preferisci puoi tagliare in forma di rombo, in forma di cerchio, cuore o quel che la tua fantasia ti consiglia.
L’olio deve essere abbondante e ben caldo. Ricorda che le meraviglias devono uscire dall’olio di frittura bianchissime.
Spolvera con dell’abbondante zucchero a velo e mangia subito, subitissimo!
Ricorda:
- taglia al centro le meraviglias per evitare che in cottura si gonfino troppo;
- metti abbondante olio nella padella per evitare che il dolce si scurisca troppo;
- impasta a mano e lavora per bene;
- se vuoi un impasto super dolce aggiungi un cucchiaio di zucchero.
Meraviglis: la storia
Si tratta di un dolce tipicamente carnevalesco comunemente preparato nella zona centrale e meridionale dell’isola. Un tempo, quando l’olio non abbondava, le meraviglias e tutti i dolci carnevaleschi venivano fritti in abbondante strutto (ollu ‘e porcu). Non a caso la fine del carnevale veniva associata alla frase ancora oggi piuttosto famosa: “carnevali mortu, spacciau s’ollu ‘e porcu”, da tradursi con “carnevale è morto, lo strutto è finito”.
Oggi la frase viene usata quando si fa riferimento ad una situazione comoda, piacevole che improvvisamente si conclude.
Ora sai tutto. Impasta, stendi, taglia e friggi. Felice pomeriggio!
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