Etnobotanica e mito
(Sardegna, animismo, ecologia profonda, rispetto per la natura)
Probabilmente me lo hai già sentito dire, ma non mi stancherò mai di ripetertelo: la Sardegna di ieri, ed in una certa misura anche la Sardegna di oggi, era caratterizzata da uno spiccato animismo. In merito all’animismo si sono raccontate una marea di fandonie, prime fra tutte che sia una forma religiosa caratterizzante popoli primitivi.
Io la vedo così: è una forma di spiritualità che la dice lunga in merito al popolo che l’ha elaborata. Nel dettaglio quando abbiamo davanti un popolo che conosce l’animismo, quel popolo ha o ha avuto un contatto profondo con Natura. A tutto quello che è Natura quel popolo ha affidato anima, per dirla in altri termini, dignità e rispetto. Insomma, di animismo che può essere detto precedente dell’ecologia profonda, oggi avremmo tutti incredibile bisogno perché l’animismo insegna il rispetto per la natura e l’umiltà a una specie che da qualche secolo si considera fuori natura. L’uomo per i popoli animisti non è superiore alla natura, l’uomo è natura.
Sa mama de su soli
(sa mama de su soli, anima femminile, sole, spirito femminile)
La mia gente è stata e in parte è ancora animista.
Alcune figure mitiche più di altre mi consentono di raccontarti questa storia. Prendi ad esempio sa mama de su soli (la madre del sole): è l’anima femminile che abita il sole, origine ed essenza stessa dell’astro.
Ha il suo aspetto positivo giacché conduce nel nostro mondo le belle giornate e la primavera, e ha pure il suo aspetto negativo, giacché è in grado di segnare chi non le riserva il dovuto rispetto. Essere segnato da sa mama de su soli significa andare incontro ad alte febbri, rapimenti e malattie di vario genere.
La cosa sorprendente che oggi voglio raccontarti è questa: nonostante il sole sia comunemente inteso come spirito maschile in quasi tutto il mondo culturale moderno mediterraneo, in Sardegna lo raccontiamo ancora come spirito femminile.
Se ti stai chiedendo se al contrario la luna in Sardegna è intesa come spirito maschile, beh, te lo racconterò presto nel nostro nuovo seminario Janas Academy.
Sole, madre del sole e calendula
(calendula, sole, luna, principio divino, erbe sarde)
Tutte le volte che parlo de sa mama de su soli non posso far a meno di pensare a tre erbe che in Sardegna crescono spontanee: l’elicriso microphyllium, l’ipericum perforatum e la calendula arvensis.
Ecco, oggi è di calendula e sole che parliamo. E nonostante quanto comunemente si pensi, la calendula è sposa del sole, ma pure amante della luna. Dentro di lei dorme il principio divino dei due astri più sognati e cantati degli ultimi millenni e solo per questo dovresti guardarla con curiosità.
Se non ne sei convinta/o dai uno sguardo ai suoi semi o alle sue abitudini di crescita, fortemente influenzate dalla luna.
Claudia e le calendule
(erbe rare, erbacce, virtù terapeutiche, Castiadas)
Una delle prime lezioni erboristiche che ricevetti, molti anni fa fu questa: prima di andare alla ricerca delle erbe rare o lontane da te, che per altro si fanno trovare solo quando vogliono (leggi questa storia), studia le erbe che ti crescono intorno. Quelle che spesso chiamiamo erbacce in fondo, e questa è stata la seconda lezione erboristica ricevuta, sono piante di cui devi ancora scoprire le virtù terapeutiche.
Ispirata da queste suggestioni iniziai a studiare le erbe che crescevano intorno alla mia casa di Castiadas: è così che ho conosciuto la calendula ed è così che da allora, così mi pare ma forse lo sto immaginando, la calendula cresce con maggior vigore ovunque intorno a me.
Così l’ho studiata per un sacco di tempo ma poi per utilizzarla sono servite mie figlie, Rebecca e Caterina che fin da bambine hanno conosciuto su frori de dogna mesi, il suo inconfondibile “profumo”, e alcune delle sue proprietà.
La calendula in Sardegna
(empirismo, Medicina Popolare, proprietà curative)
Ormai non mi sorprendo più scoprendo che la scienza conferma, punto dopo punto, le proprietà che per empirismo vennero affidate alle piante dalla Medicina Popolare.
Mi sono convinta che l’empirismo sia un’altra strada, ugualmente efficace rispetto al microscopio, utile ed efficace per spiegare la natura. La mia gente non aveva microscopi, ma un’incredibile spirito di osservazione sì, senza alcun dubbio.
Osservando la calendula ad esempio la mia gente si rese conto che cresceva praticamente in ogni periodo dell’anno (frore de dogna mesi – fiore di ogni mese), che il suo odore non era esattamente esaltante (erba puda – erba puzzolente), ma soprattutto che seguiva il sole e ne preannunciava la presenza in cielo. Si racconta che i pastori ed i contadini osservando la calendula ricevevano auspici in merito alla giornata che doveva trascorrere: se entro le prime ore del mattino la calendula non si apriva, la giornata sarebbe stata nuvolosa o piovosa. Oggi la chiamiamo eliotropica, ieri si diceva che fosse sposa del sole e che dunque ne facesse le veci.
Osservandone l’efficacia le nonne di Sardegna iniziarono a consigliare l’uso di calendula in infusi, pomate, aceti e cataplasmi per moltissime affezioni cutanee (ustioni, verruche, piaghe, geloni e foruncoli). Le donne potevano usarla in caso di ciclo mestruale irregolare o doloroso (infuso di capolini e foglie fresche di melissa), ma anche come abortivo.
Le mamme la usavano contro le febbri e le influenze dei propri bambini/e in infuso. L’infuso lasciato raffreddare era utile anche per lenire gli occhi stanchi, un pò come si fa con la camomilla: non è un caso che camomilla e calendula siano amiche per la pelle e vadano piuttosto in accordo.
Se vuoi conoscere tutte le applicazioni e le ricette sarde a base di calendula continua a leggermi e a seguirmi: è in programma, a breve, un seminario di approfondimento interamente dedicato alla calendula.
La scienza della calendula: le proprietà fitoterapiche e fitocosmetiche
(proprietà immunostimolanti, drenaggio linfatico, tintura madre, infuso)
Lo so, ti ho rovinato l’effetto wow, ma te lo confermo: tutti i rimedi raccontati in Sardegna sono stati confermati dalla scienza che ha segnalato anche altre proprietà sorprendenti.
Le due che mi hanno letteralmente lasciata a bocca aperta sono queste:
- le sue proprietà immunostimolanti che la rendono un ottimo rimedio contro i virus influenzali;
- la sua capacità di lenire e decongestionare le ghiandole infiammate presentandosi come ottimo strumento per la promozione del drenaggio linfatico.
La somministrazione in tintura madre e semplice infuso si dimostrano davvero efficaci.
Non ti preoccupare, a breve, nel nuovo seminario Janas Academy approfondiremo tutti questi sorprendenti usi.
Energia della pianta
(energia emozionale delle piante, ferite emozionali, atteggiamento distaccato)
Di recente ho acquistato un bel libro che parla dell’energia emozionale delle piante. Della calendula si dicono cose interessanti: che aiuta a curare le ferite emozionali, che fa dimenticare gli episodi di rabbia, e che stimola un atteggiamento distaccato nei confronti di persone o situazioni invadenti.
Leggere queste osservazioni mi ha fatto sorridere anche perché coltivando e usando la calendula sono giunta alle stesse conclusioni.
Quello che della calendula spesso non si racconta è che è una pianta generosa: non è solo un fito rimedio eccezionale per donne e uomini, ma anche per terra e insetti.
La sua presenza negli orti è più che consigliata visto che allontana dalla terra i vermi nematodi nocivi richiamando quelli benefici;
Richiama sciami di insetti impollinatori;
Con il suo profumo persistente rende quello delle altre piante meno appetibile per alcuni parassiti.
Stimola la crescita delle piante intorno alle quali vive: pare che i pomodori godano particolarmente della vicinanza alla calendula.
La ricetta
(infuso, mal di gola, problemi orofaringei)
Ti saluto condividendo con te la ricetta di un infuso che ritengo particolarmente efficace contro il mal di gola e tutti i problemi orofaringei. E’ facile da realizzare e si conserva a lungo, per cui buone preparazioni:
- 2 pt (parte) di calendula (fiori)
- 1 pt di malva (fiori e foglie)
- 1 pt di camomilla (fiori)
- 1 pt di verbena odorosa (foglie)
- 1 pt di rosa canina (cinorrodi)
Mescolare e conservare. Usare quando necessario e non superare le tre tazze al giorno.
Ricorda che la calendula è sconsigliata in gravidanza e a chi ha dimostrato ipersensibilità nei suoi confronti.
In conclusione
Questo piccolo fiore che è del sole ma custodisce le forme e l’energia della luna ha una marea di applicazioni che vanno oltre l’uso topico.
Interagisce incredibilmente bene con moltissimi nostri apparati e non solo ci cura, ma ci aiuta a prevenire le malattie.
Parlerò ancora presto di Calendula e di Luna nei prossimi articoli e seminari Janas Academy. Per cui mi raccomando segui il blog, seguimi su Instagram e commenta sotto per raccontarmi se la calendula ha un ruolo speciale anche nella cultura o nelle tradizioni della tua regione. Mi piacerebbe conoscere storie o usi particolari legati a questo fiore dal tuo angolo di mondo.
Ti leggo!
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